5_PM
Un lavoro per 5 danzatrici, ispirato ai 5 principi fondamentali dell’Agenda 2030 (le 5 P: people, planet, prosperity, peace, partnership), come commissionato dalla direzione artistica di NVED. Il numero 5 è il filo conduttore di tutta la performance, e sta anche come l’ora finale, il punto di non ritorno. Le 5 P_M. si ritrovano per discutere e decidere quale sia il principio che rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per trovare soluzioni comuni alle grandi sfide planetarie. Un incontro pieno di contrasti dove si capirà realmente quale sarà la priorità.
MORPHING
Esiste un ciclo vitale che continua a ripetersi da milioni di anni e ogni volta porta con se la speranza di un cambiamento, di un miglioramento. Invece, sempre più spesso, si ha l’impressione di essere imprigionati in una sequenza continua e di compiere una metamorfosi irreale e sterile, che ci costringe a conformarci e rallenta la nostra forza evolutiva. Ma qualcosa ci spinge a non fermarci, e così continuiamo a cercare di uscire dal quel bozzolo che ci imprigiona, sperando, un giorno, di volare via con le nostre ali.
UNA FAVOLA ANTICA
La composizione coreografica tratta delle “Transizioni Vibrazionali” e di quanto queste rappresentino un ponte tra diversi aspetti fondamentali della nostra esistenza. Le transizioni, che si tratti di cambiamenti individuali, sociali o globali, sono inevitabili e spesso suscitano una gamma di emozioni, sensazioni, reazioni e domande. Le vibrazioni, intese sia come onde sonore che come energie sottili che circondano la nostra esistenza, possono essere percepite come un magnetismo vibrante di tensioni che tende ad unire esperienze diverse ed a legarci a qualcosa, a una terra, a una persona, a una parte profonda di noi stessi. Attraverso i corpi in movimento, l!intento sarà quello di ispirare riflessioni osservando una ricerca espressiva delle condizioni esperienziali del proprio essere.
LAYERS
LAYERS è una performance di danza contemporanea che esplora il concetto di stratificazioni, unicità e connessioni umane. Il titolo stesso evoca l’immagine di strati che si sovrappongono e si intersecano, simbolo della complessità e delle molteplici dimensioni dell’esperienza umana. In scena, i giovani danzatori di MATRIX PRO che si muovono in un continuo processo di scoperta e disvelamento, alternando momenti di intimità a esplosioni collettive di energia. Ogni movimento, ogni gesto, ogni interazione svela nuovi strati della loro essenza, come se il corpo fosse una mappa che racconta storie di vulnerabilità, forza, conflitto e connessione. Il lavoro si sviluppa attraverso un linguaggio coreografico fluido e non lineare, che mette in luce il contrasto tra il singolo individuo e il gruppo. Le azioni solistiche si intrecciano a sequenze collettive, creando una tensione dinamica tra la ricerca dell’unicità e il bisogno di appartenenza. Ogni danzatore, pur mantenendo una propria individualità, è costantemente influenzato dalle energie e dalle azioni degli altri, creando una rete di interconnessioni che riflette la complessità delle relazioni umane. Visivamente, LAYERS utilizza un’ambientazione minimale, ma suggestiva, dove luci e suoni si alternano per enfatizzare il passaggio tra i vari strati emotivi e fisici dei danzatori. Il corpo diventa così un palcoscenico in cui si svelano paure, desideri, ricordi e sogni, in un continuo strato su strato di significato. Come in un’opera d’arte incompleta, ogni spettatore è chiamato a a riflettere sulla propria esperienza individuale all’interno di un mondo collettivo, mettendo in discussione le barriere tra l’unicità di ogni individuo e la sua connessione con gli altri.
EROSIONE
“Forse la danza ha veramente bisogno di una perdita.” Dal latino erodere = ex + rodere ; consumare a poco a poco asportando da. Una perdita progressiva. Corrosione, sgretolamento e sottrazione. Un percorso di annichilazione verso il vuoto. L’immagine dell’azione abrasiva sul suolo causata dagli agenti naturali, molto spesso conseguenza dell’azione antropica, è esplorata come metafora del processo di disumanizzazione che avviene durante le guerre e gli impeti colonialisti tanto flagranti nel passato quanto nel presente.