Il selvaggio è una sfida lanciata all’unità del simbolo, alla totalizzazione trascendente che lega l’immagine a ciò che questa rappresenta, il selvaggio si insinua in questa unità e la forza, aprendola, crea al suo posto uno slittamento, un’articolazione che fa scontrare tra loro significato e significante. Di questo scontro il selvaggio fa spazi di tenebra e di luce in cui gli oggetti, in una nudità screziata, restituiscono lo sguardo, mentre intorno i significanti fluttuano nel vuoto. Il selvaggio è lo spazio della morte della significazione. (Michael Taussig)
La nuova produzione di mk è un caleidoscopio di danze ed immagini immerse in una sonorità ibrida, calda come una fornace. Una produzione incessante di sistemi coreografici che sembrano rimandare ad un nuovo folklore, evocativo di un mondo a venire, in cui il disordine delle cose è la regola, e l’ambiente si fa torbido e pulsante, finalmente indisturbato nel suo desiderio di ‘rewilding’. Mentre gli etnologi finalmente si riconvertono ad esaminare l’ultima inossidabile tribù ancora in circolazione – quella turistica – e gli antropologi si danno alla macchia occupandosi di serie televisive, il pensiero selvaggio viene dimenticato dall’entertainment ma prolifera indisturbato nella foschia, senza proclami di riscatto ma proprio per questo assolutamente cruciale per il futuro dell’umanità. Futuro sonoro, acquatico, tropicale, a 40 gradi all’ombra, epidemico, balsamico, anatomico e umido.
mk si occupa di coreografia e performance dal 2000 con progettualità trasversali. Il gruppo è stato invitato negli anni in diversi festival della nuova scena in Italia e all’estero. Con Veduta (2016) il
gruppo inizia un’indagine immersiva nel paesaggio e la prospettiva, adattabile a qualsiasi orizzonte urbano. Bermudas (2018), lavoro sul moto perpetuo e il movimento puro costruito per un folto numero intercambiabile di interpreti, ha ricevuto il premio Danza&Danza come miglior produzione italiana 2018 ed il premio UBU 2019 come miglior spettacolo di danza nella versione
Bermudas_forever. Michele Di Stefano Leone d’argento alla Biennale di Venezia, ha ricevuto commissioni coreografiche da Aterballetto, Korean National Contemporary Dance Company, Nuovo Balletto di Toscana e Ballet de Lorraine. È curatore del progetto BUFFALO per il Teatro di Roma, e artista associato alla Triennale di Milano per il triennio 2022—24.
Per info e prenotazioni: biglietteria@orbitaspellbound.
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