In scena, una reclusione forzata accompagnata dalla domanda: che cosa accadrebbe se improvvisamente fossimo costretti a rallentare? Ettore Stein vive in un appartamento “design” che ricorda un acquario, con la moglie Elisabetta e Arturo, un pesce pagliaccio rinchiuso a sua volta in un altro piccolo acquario. Ettore è candidato a diventare il nuovo capo del governo. E’ alla soglia della consacrazione come il più giovane premier mai stato in carica in Italia. Si è appena chiusa la campagna elettorale e ad Ettore non resta che attendere il responso delle elezioni, certo di uscirne vincitore indiscusso.
Proprio quando sembra che tutto stia andando per il meglio, Ettore viene lasciato da Elisabetta, esasperata dal non riconoscere più il ragazzo premuroso e amorevole conosciuto all’università. Rimasto solo con Arturo, Ettore riceve una visita inaspettata che lo proietta in un viaggio surreale e onirico, con una sorprendente evoluzione che lo porterà a riconnettersi con il proprio vero sé.
La messinscena dello spettacolo avviene attraverso la formula del Teatro a Pedali: quattordici Bike capaci di generare energia elettrica. Attraverso questo sistema il pubblico vive un evento esperienziale in cui contribuisce ad illuminare la scena teatrale pedalando in sella ai bici-generatori.
Di Daniele Ronco
Aiuto drammaturg Caroline Baglioni
Editor Miranda Pisione
Con Daniele Ronco ed Elena Aimone
E con la partecipazione straordinaria di Tullio Solenghi ruolo di Arturo (voce narrante)
Regia Raffaele Latagliata
Scene Jacopo Valsania
Assistente scenografa Yasmine Pochat
Musiche Andrea Cauduro